In questo articolo troverai tutte le informazioni su come fare del succo di mela comodamente a casa tua e su come conservarlo.
In questa guida non parlerò estrattori o centrifughe i quali vanno benissimo per farsi qualche bicchiere di succo e berlo all’istante, ma ti insegnerò come fare una buona quantità si succo di mela, pastorizzarlo e imbottigliarlo, così da averlo sempre pronto per essere gustato.
Cominciamo!
Come fare il succo di mela
Prima di passare alla parte tecnica ti volevo parlare della scelta delle mele per fare il tuo succo. In particolare ti consiglio di leggere il mio articolo sui tipi di mele per scegliere le varietà di mela giuste al fine di dare al succo il sapore che preferisci.
Inoltre ti voglio dare alcune raccomandazioni:
- cerca di usare mele non trattate o biologiche, tutte le sostante che finiscono sulla mela andranno nel succo a discapito della tua salute (non basta togliere la buccia)
- se riesci usa mele prodotte da te o da qualcuno che conosci, è il modo migliore per controllare la genuinità del prodotto
- ricorda che per fare il succo l’estetica non conta, i produttori di mele scartano quelle più brutte e di taglia piccola, altrettanto buone e perfette per il nostro scopo
- se hai già delle piante di mele o pere (il procedimento è identico) divertiti a produrre del succo con la frutta in eccesso
Estrazione del succo
Ora che abbiamo scelto le nostre mele procediamo con l’estrazione del succo.
L’estrazione del succo della mela si divide in due fasi che avvengono una conseguentemente all’altra:
- triturazione delle mele
- spremitura
Triturazione delle mele
Nella prima fase semplicemente le mele vendono tritate, più sono tritate finemente maggiore sarà il succo estratto.
Puoi trovare tutte le tipologie di trita frutta nella pagina Trita Frutta.
Per fare ciò è necessario un trita-frutta, in commercio ne esistono svariati di seguito dai consiglio due modelli indicandone in pro e i contro di ognuno.
Se vuoi saperne di più sui tritafrutta leggi Tritafrutta: caratteristiche e funzionamento
Dal mio punto di vista la scelta del trita-frutta è data principalmente dalla quantità di mele che desideri spremere. Per qualche decina di chili può bastare il trita-frutta manuale se invece hai intenzione o hai a disposizione anche solo un centinaio di chili di mele, ti consiglio vivamente l’elettrico.
Nella mia esperienza da produttore di sidro, ho subito acquistato un trita-frutta elettrico ovviamente per la rapidità e la riduzione della fatica, ma anche per la miglior triturazione e il conseguente aumento della resa nella fase di spremitura.
Arrivati a questo punto dovremmo avere le nostre mele tritate e pronte per la seconda fase dell’estrazione del succo, la spremitura.
La spremitura delle mele
Siamo arrivati al momento più soddisfacente della produzione del succo di mela, il punto nel quale otteniamo il nostro delizioso e fresco succo di mela.
Per fare ciò le mele precedentemente tritate vanno inserite in un torchio o in una pressa i quali eserciteranno della pressione sulla poltiglia di mele al fine di farne fuoriuscire il succo.
Ecco due ottimi articoli che potrai utilizzare per produrre i tuoi primi litri di succo.
Puoi trovare tutte le tipologia di spremi frutta nella pagina Spremi Frutta.
Ecco due ottimi articoli che potrai utilizzare per produrre i tuoi primi litri di succo.
Se vuoi sapernne di più si torchio e idropressa leggi Spremifrutta: funzionamento di torchio e idropressa.
Devo essere sincero e tra torchio e idropressa non c’è paragone, l’idropressa è molto più comoda, prestante e igienica avendo la cassa in inox, ma il prezzo è dalla parte del torchio. Io ho entrambi e uso l’idropressa per spremere le mele per il sidro (produco qualche ettolitro) mentre uso il torchio per spremere quantitativi minori di altra frutta. Per esempio col torchio spremo i ribes che uso per un delizioso liquore.
Qualsiasi attrezzo tu abbia deciso di utilizzare ora gustati la spremitura, posiziona un recipiente al disotto della pressa e raccogli il succo tanto desiderato.
Assaggia assolutamente il succo appena spremuto, è delizioso!!
A questo punto io opero in questa maniera, utilizzo due secchielli di piccole dimensioni in plastica alimentare da 5/10 litri per raccogliere il succo dal torchio, che poi travaserò in un recipiente più grande provvisto di rubinetto. Questo per facilitare la successiva fase di imbottigliamento.
Arrivati a questo punto, se mettessi il succo in un fermentatore potresti farlo fermentare per produrre dell’ottimo sidro di mela, ma non è questo il caso. Se però l’idea ti stuzzica leggi Come fare il sidro e Mele da sidro.
Pastorizzazione e imbottigliamento
Eccoci arrivati nell’ultima fase del processo per fare del dolce succo di mela, la pastorizzazione e l’imbottigliamento.
Pastorizzazione
La pastorizzazione è un processo termico volto a minimizzare i rischi per la salute dovuti ad organismi patogeni e vegetativi sensibili a calore, minimizzando le alterazioni chimiche fisiche ed organolettiche dell’alimento in questione.
In poche parole tramite un riscaldamento controllato, in questo caso del succo di mela viene parzialmente sterilizzato aumentandone la sicurezza e il tempo di conservabilità.
Esistono vari tipi di pastorizzazione l’FDA, la Food and Drug Administration Americana raccomanda per il succo di mela di mantenere la temperatura di 71°C per almeno 6 secondi
Mentre se si vuole effettuare una pastorizzazione a temperatura più bassa bisognerebbe mantenere il succo a 65°C per almeno 30 minuti.
Per chi fosse interessato lascio in allegato le Linee guida per la preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.
Una soluzione per pastorizzare il succo di mela è quello di utilizzare un pastorizzatore. Ovvero un recipiente in acciaio con termostato e timer integrati che permette di avere il pieno controllo appunto su tempo e temperatura.
Si versa il succo nel pastorizzatore per il tempo e la temperatura desiderati e successivamente si imbottiglia.
Oppure si può pastorizzate dopo aver imbottigliato il succo, ovvero le bottiglie di succo tappate vengono messe a in una pentola o in un pastorizzatore pieni d’acqua per il tempo e la temperatura desiderati. Cosi facendo si mette anche il succo “sottovuoto”.
In ogni caso dopo la pastorizzazione e l'imbottigliamento si effettua un raffreddamento rapido del succo, mettendo le bottiglie in acqua fredda. Attenzione se usate bottiglie di vetro (consigliate) con gli sbalzi termici potrebbero rompersi.
Imbottigliamento
Il mio consiglio è quello di imbottigliare i succo e poi pastorizzarlo quindi illustrerò questa strada.
Ci troviamo con il nostro succo appena spremuto in un bel recipiente possibilmente provvisto di rubinetto ora non ci rimane che riempire le bottiglie e tapparle.
Prima di cominciare però è molto importante pulire e sanitizzare le bottiglie, io consiglio vivamente l'utilizzo di bottiglie di vetro è il materiale migliore.
Si possono utilizzare varie tipologie di bottiglie con diverse tappi ne elenco 3 tipologie:
- tappo a corona
- tappo meccanico
- twist-off
Scelte le bottiglie si passa al riempimento, quindi ecco due possibili riempitrici.
I prodotti sopra citati sono entrambi molto comodi, se vuoi spendere poco il riempitore a pistola è perfetto. Mentre se vuoi un prodotto più professionale la riempitrice Enolmatic è veramente un gioiellino. L'ho acquistata qualche anno fa con un po' di titubanza ma è eccezionale. Molto pulita e precisa permette anche di imbottigliare da contenitori come damigiane senza il minimo problema, riesce a imbottigliare un liquido che si trova fino a 5 metri di dislivello sottostante, non male!
A questo punto hai riempito le bottiglie e no ti resta che tapparle, nel caso avessi deciso di utilizzare bottiglie con il tappo a corona ti servirà anche una tappatrice. In caso contrario tappa le bottiglie e procedi con la pastorizzazione.
Ed eccoci alla fine ora non resta che riporre le bottiglie in un posto fresco e lontano dalla luce per poi poterle gustare quando vorrai!
Spero che questa guida ti sia stata d'aiuto e ti ricordo che questo procedimento può essere effettuato con altri tipi di frutta come le pere, l'uva, piccoli frutti e tutta la frutta senza nocciolo
Oltre a ciò potrai sbizzarrirti aggiungendo in fase di spremitura frutti differenti insieme alle mele come la mela cotogna, mirtilli, ribes, limoni... insomma sperimenta e divertiti.
Alla prossima!
Complimenti Giacomo x questi articoli così interessanti. Non sapevo che esistevano così tante varietà di mele!!
Buonasera, complimenti per l’articolo, fatto davvero bene. La mia domanda è: ho letto in rete che per facilitare l’estrazione con l’estrattore, si spremono un pò di mele e con il succo ottenuto, si ricoprono le altre mele in attesa della spremitura? Secondo lei è giusto? Conviene usare anche un chiarificante?
Buonasera Domenico,
utilizzando l’estrattore non c’è bisogno di lasciare diciamo in “ammollo” le mele nel succo in quanto l’estrattore riesce a spremere praticamente tutto il succo presente nelle mele e nella frutta in generale.
Però è vero che, se si utilizzano torchi o presse, lasciare le mele tritate a “macerare” per delle ore aiuta e migliora l’estrazione a causa di un processo chiamato pectinasi.
Invece per quando riguarda la chiarifica del succo con l’utilizzo di un estrattore questo rimane pieno di polpa quindi potrebbe essere utile una filtrazione, anche grossolana. In seguito consiglio un periodo di sedimentazione a bassa temperatura, magari lasciando un paio di giorni il succo in frigo. Successivamente si rimuove il fondo con un travaso.
Utilizzando altri metodi di estrazione (per esempio tramite una pressa) si ottiene un succo già piuttosto pulito e basta la lasciarlo sedimentare.
Comunque ci sono svariati modi per rendere il succo più limpido ma dipendono da quantità prodotta e dagli attrezzi a disposizione.