In Italia vengono prodotti molti tipi di miele i quali si caratterizzano soprattutto in base alla regione di provenienza. Le differenze climatiche della nostra penisola con le diverse fioriture creano delle tipologie di miele decisamente varie le quali possono soddisfare anche il palato più esigente.
Prima di diventare apicoltore non ero molto ferrato sull’argomento miele, ne ho sempre mangiato ma senza soffermami molto sui sapori e sulle caratteristiche. Da qualche anno invece riesco ad apprezzare le molte sfaccettature che questo alimento ha da mostrare così ad ogni occasione assaggio e mi informo.
Tipi di miele
In questo articolo ti parlerò principalmente dei mieli monoflorali, ovvero che sono prodotti dalla fioritura di un unica specie di pianta, descrivendoti:
- le varietà di fiori dai quali le api raccolgono il nettare
- le regioni italiane produttrici
- il colore, il profumo e il sapore del miele prodotto
- il tempo di cristallizzazione
Infine ti descriverò le caratteristiche del “classico” miele millefiori.
Cristallizzazione del miele
Prima di cominciare con l’elenco dei mieli due parole sulla cristallizzazione del miele.
La cristallizzazione è un processo naturale durante il quale il miele da liquido si indurisce perché gli zuccheri presenti al suo interno appunto cristallizzano. Il tempo di questo processo cambia in base alla tipologia di miele, e può essere di qualche settimana o di anni.
Ti parlo del tempo di cristallizzazione perché sempre più spesso nei supermercati si trova durante tutto l’anno qualsiasi tipologia di miele in forma liquida. Se per alcuni mieli, come il miele d’acacia, questo è normale per molti altri è segno che sono stati lavorati a caldo al fine di mantenere lo stato liquido più a lungo.
Scaldare il miele ad alte temperature (già sopra i 40°C) ne fa perdere diverse proprietà, nutrienti e sostanze aromatiche. Per questo consiglio sempre di acquistare miele grezzo.
Miele Monoflora
Il miele monoflora o monoflorale è una tipologia di miele il cui contenuto presenta una netta prevalenza di nettare proveniente da una determinata spezie botanica. Negli ultimi anni il mercato, sempre più esigente, ha portato gli apicoltori ad aumentere le produzione di miele monoflora affinando di conseguenza le tecniche per ottenerlo. Oggi in commercio si trovano una vasta quantità di mieli monolforali che possono soddisfare ogni tipo di palato.
Ma come si riconosce un miele monoflora da un più comune millefiori?! La riposta è analizzandolo.
Per capire le caratteristiche di un miele monoflorale, ma in generale di un qualsiasi miele, si effettuano due analisi:
- l’analisi melissopalinologica (analisi dei pollini)
- l’analisi organolettica

L’analisi melissopalinologica è un’analisi che viene fatta al microscopio da operatori esperti i quali distinguono le forme dei diversi tipi di polline che trovano nel miele.
Bisogna avere anni di esperienza per affinare questa abilità visiva, così da poter determinare le quantità e le diversità dei pollini presenti nel miele.
L’analisi dei pollini però non offre l’esatta composizione del miele ma serva come analisi rappresentativa del prodotto. Infatti nel miele si possono trovare pollini provenienti da piante non nettarifere o anche grandi quantità pollini di alcune specie nettarifere con presenza del nettare nel miele quasi nulla.
Ricordo le analisi di un miele millefiori estivo che ho prodotto qualche anno fa dove era molto elevata la presenza di polline di castagno ma il nettare era praticamente assente. Per questo motivo dopo l’analisi dei pollini si effettua l’analisi organolettica.
L’analisi organolettica (o sensoriale) è la valutazione del prodotto attraverso i sensi in particolare l’aspetto, l’odore e il sapore. Anche qua entrano in campo persone con molta esperienza alle spalle che possono essere considerati dei sommelier del miele (esistono anche dei corsi) i quali assaggiando, osservando e sentendo il profumo del miele riescono a definire la composizione nettarifera di quest’ultimo.
Questa analisi assieme all’analisi dei pollini permette di definire la tipologia di miele prodotta dall’apicoltore.
Ora andiamo a vedere i principali mieli monoflora prodotti il Italia.
Miele d’Acacia

L’acacia o robinia è una pianta della famiglia delle leguminose la stessa di fagioli, piselli ecc. La robinia è un albero dal portamento arboreo che può raggiungere i 25 metri di altezza. La sua fioritura è molto evidente infatti i fiori sono bianchi, vistosi e simili a quelli dei piselli ma si raggruppano in mazzi a forma di grappolo.
La robinia è una pianta molto nettarifera infatti in condizioni ottimali i raccolti di acacia sono decisamente abbondanti.
Epoca di fioritura: la fioritura varia in base al territorio ma si sviluppa in tarda primavera (maggio).
Regioni produttrici: il miele d’acacia di produce in tutta l’Italia ma sono sette le regioni di maggiore produzione: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Campagna.
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Colore e profumo
Il miele di acacia è di un colore giallo paglierino in certi casi quasi trasparente il suo profumo è molto delicato e floreale.
Sapore
Come il profumo anche il sapore del miele d’acacia è molto delicato, non presenta note particolarmente acide ne amare e ricorda il sapore di vaniglia, mandorla dolce e confetto.
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Tempo cristallizzazione
Una delle caratteristiche che rende il miele d’acacia molto apprezzato, oltre al suo sapore dolce e delicato, è il fatto che tende a non cristallizzare mai completamente. Quindi è molto amato da chi preferisce il miele liquido.
Miele di Tiglio

Il tiglio è una pianta della famiglia delle tigliacee, è un bell’albero dalla chioma larga e tondeggiante che può raggiungere i 2o metri di altezza. La sua fioritura non è molto appariscente infatti i piccoli ma incantevoli fiori si nascondono nella lussureggiante chioma del tiglio. La poca vistosità della fioritura è però compensata dall’intenso aroma che essa sprigiona.
Passando di fianco a un tiglio in fiore si viene travolti dalla sua inconfondibile essenza la quale si può ritrovare nel miele.
Epoca di fioritura: la fioritura varia in base al territorio ma si sviluppa in estate (giugno-luglio).
Regioni produttrici: il miele di tiglio è prodotto principalmente nel nord Italia, in particolare in: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli e Valle d’Aosta.
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Colore e profumo
Il miele di tiglio in forma liquida è di un colore dell’ambra e può avere riflessi ramati mentre cristallizzato il colore diventa beige chiaro. Il profumo del miele di tiglio è quello dei suoi fiori: persistente, fresco e balsamico.
Sapore
Il miele di tiglio ha un sapore aromatico, balsamico e fresco. Tra i vari aromi si possono percepire sapori che ricordano erbe officinali, mentolo con note agrumate e leggermente amare.
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Tempo cristallizzazione
Il tempo di cristallizzazione del miele di tiglio può variare in base alla purezza e alla temperatura di conservazione e va da 3 a 6 mesi.
Miele di Castagno

Il castagno è una pianta della famiglia delle fagacee, è un bell’albero dalla chioma larga e tondeggiante che può raggiungere i 3o metri di altezza. Durante il periodo della fioritura il castagno sembra gonfiarsi di riflessi giallo-dorati. Infatti la chioma si riempie di mazzi di filamenti ricoperti di piccoli fiori che possono essere di tonalità che variano dal giallo acceso al bianco.
Il castagno è una pianta molto longeva infatti può vivere migliaia di anni, in questi casi il tronco può raggiungere dimensioni considerevoli.
Epoca di fioritura: la fioritura varia in base al territorio ma si sviluppa in estate (giugno-luglio).
Regioni produttrici: il miele di castagno si produce praticamente in tutt’Italia.
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Colore e profumo
Il miele di castagno è facilmente riconoscibile grazie al suo caratteristico colore ambrato scuro in alcuni casi tendente al marrone con tonalità rosso verdastre. Il profumo del miele di castagno è molto intenso e pungente si possono percepire profumi di tannino, legno con note amare ed erbacee.
Sapore
Come per il profumo anche il sapore del miele di castagno è molto intenso. Al palato risulta poco dolce e amarognolo, i tannini caratteristici della pianta donano sapori legnosi e vegetali.
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Tempo cristallizzazione
Il miele di castagno cristallizza molto lentamente, in base alla purezza ci possono volere anni per fare cristallizzare completamente questo tipo di miele.
Miele di Corbezzolo

Il corbezzolo è una pianta della famiglia delle ericacee, si presenta come un arbusto o un albero che può raggiungere i 1o metri di altezza. La fioritura è caratterizzata da gruppi di piccole fiori a forma di campanella che si raggruppano a mazzi di 15/20 fiori. La corolla è di colore bianco-giallastra o rosea.
Il corbezzolo è una pianta spontanea, sempreverde, plurisecolare ed è presente nei paesi del mediterraneo.
Epoca di fioritura: la fioritura avviene in autunno inoltrato. (ottobre- novembre)
Regioni produttrici: data l’epoca di fioritura il miele di corbezzolo si produce principalmente in Sardengna.
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Colore e profumo
Il miele di corbezzolo è di colore ambrato nello stato liquido mentre cristallizzato diventa color nocciola. Il profumo è pungente e amaro con note di caffè e fave di cacao.
Sapore
Il sapore del miele di corbezzolo è amaro-astringente, ha sentori cicoria, radice di genziana, legno verde. L’aroma molto particolare di questo tipo di miele lo rende molto apprezzato dagli intenditori.
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Tempo cristallizzazione
Il miele di corbezzolo cristallizza molto velocemente è quindi difficile trovarlo in forma liquida se non appena raccolto.
Miele d’Arancio

L’arancio è un albero da frutto della famiglia delle erutacee, si presenta come una pianta sempreverde con forma globulosa che può raggiungere anche i 12 metri di altezza. I fiori d’arancio sono bianchi, a forma stellata con cinque petali e molto profumati. Durante la fioritura risaltano in mezzo al verde acceso delle foglie dell’agrume.
In Italia l’arancio, e più in generale gli agrumi, non crescono spontaneamente ma vengono tutti coltivati per frutta.
Epoca di fioritura: la fioritura varia in base alla regione ma avviene in primavera. (febbraio-aprile)
Regioni produttrici: la regione dove viene prodotto il maggior quantitativo di miele d’arancio e di agrumi in generale è la Sicilia ma si produce anche in Calabria, Campagna, Puglia, Basilicata e Sardegna.
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Colore e profumo
Il miele di arancio è molto chiaro, quasi paglierino in forma liquida, mentre risulta bianco-beige in forma cristallizzata. Il profumo è il tipico dei fiori dai quali proviene e ricorda il melone giallo.
Sapore
Il sapore del miele d’arancio è dolce con una leggera acidità oltre che ad essere molto aromatico e fruttato. Questo tipo è un tipo di miele tra i più apprezzati in Italia e non solo.
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Tempo cristallizzazione
Il miele d’arancio cristallizza dopo qualche mese dall’invasettamento.
Miele di Eucalipto

L’eucalipto è un albero da frutto della famiglia delle mirtacee, si presenta come una pianta sempreverde che può raggiungere anche i 90 metri di altezza nella sua terra d’origine, in Italia può arrivare a 25 metri. I fiori d’eucalipto sono molto vistosi e a forma di coppa e filamentosi. Possono essere di colore bianco crema o rosati.
L’eucalipto è una pianta originaria dell’Oceania è quindi da relativamente pochi anni che si trova anche da noi.
Epoca di fioritura: la fioritura dell’eucalipto è lunga e varia in base alle diverse specie: può avvenire tra inverno e primavera o in estate.
Regioni produttrici: le regioni dove si produce la maggiore quantità di miele d’eucalipto sono quelle sulla costa tirrenica: Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e le isole Sicilia e Sardegna.
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Colore e profumo
Il miele d’eucalipto ha un colore ambrato quando liquido mentre diventa beige grigiastro quando cristallizza. Il profumo ricorda l’affumicato con note di liquirizia e delle foglie di eucalipto.
Sapore
Il sapore del miele d’eucalipto è piuttosto intenso ed è simile al suo aroma. Ricorda la caramella mou, la liquirizia e le note balsamiche della pianta dal quale viene prodotto.
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Tempo cristallizzazione
Il miele d’eucalipto si cristallizza abbastanza rapidamente, dando logo ad una massa compatta di cristalli medio piccoli.
Miele Millefiori

Il miele millefiori non ha una vera e propria descrizione, infatti le caratteristiche di questo tipo di miele variano in base al luogo della raccolta e al periodo periodo dell’anno in cui essa avviene.
A differenza di un miele monoflorale il millefiori non è caratterizzato da un unica fiurotura ma da un mix di diverse.
Quindi come di può classificare un miele millefiori?
Una prima classificazione può essere fatta in base al periodo di fioritura, infatti il millefiori si può dividere in:
- millefiori primaverile
- millefiori estivo
Ovviamente in base al territorio e al clima le fioriture cambiano e il millefiori primaverile ed estivo avrà caratteristiche differenti.
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Queste tipologie di mille fiori sono le prime che ho prodotto nella mia esperienza da apicoltore (anche perché sono i più facili da fare) è mi hanno sorpreso per l’enorme differenza di sapori e di consistenza che avevano tra loro. Il miele primaverile era molto dolce e delicato a causa di una forte presenza di acacia, mentre l’estivo possedeva un aroma intenso e balsamico.
Oltre che per l’epoca di fioritura il miele millefiori di può raggruppare per regione di provenienza e/o luogo di produzione, per esempio il millefiori di alta montagna.
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Insomma il miele millefiori ha veramente moltissime sfaccettature trovare quello che più piaccia è solo questione di curiosità!
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